Il mondo secondo Garp

Ciao a tutti, il film di ieri sera "Il mondo secondo Garp" secondo la mia interpretazione va oltre la lotta femminista di quel periodo, ma parla in modo sottile ma chiaro della VITA.
La vita è un filo che inizia con la nascita e finisce con la morte ed in mezzo ci sono tutte le esperienze che ognuno fa. Il film si concentra proprio su questo, le esperienze che possono cambiare radicalmente la nostra vita. A volte facciamo delle scelte, prese per passione, per rancore o rabbia, che ci segnano completamente ed irrimediabilmente la nostra esistenza e a volte anche quella degli altri.
Capita che sposiamo una posizione in maniera radicale senza vedere realmente ciò che è, ciò che realmente possiamo fare o cambiare con questa decisione, quindi occorre farsi questa domanda: (è una scelta funzionale?).
Le decisioni che prendiamo nella nostra vita sono tutte concatenate ed è impossibile tornare indietro, possiamo solo andare avanti legati irrimediabilemente alla decisione presa in precedenza, vale anche per le cose più banali che accadono quotidianamente.
Questo non ci deve però spaventare e portare all'immobilità, abbiamo il diritto di vivere la nostra vita e fare le esperienze e gli sbagli che a volte ne comportano, dobbiamo solo fare attenzione a valutare "ciò che è" senza farci prendere da abbagli pericolosi.
Gli sbagli che facciamo sono comunque importanti per imparare e crescere come persone e migliorare. Fare degli errori nella vita è normale anzi, c'è chi dice che si impara più dagli errori che dai successi, però è importante che queste scelte siano fatte in modo consapevole.
Poi il film parla anche della difficoltà che abbiamo nel comunicare, parliamo ma non ascoltiamo equivale quindi a non avere la lingua.
Scusate se mi sono dilungato un po' in effetti è un argomento complesso del quale, se volete, ne possiamo riparlare ed approfondire la prossima volta.
Dopo questa mia analisi del film che ho fatto sotto la bufera di neve, ho rivisto anche il voto che da 7,5 diventa 8,5 + 0,5 per la presentazione di Gioppo.
Quindi il mio voto rivalutato è un 9!

Complimenti per la scelta, il film ha mantenuto viva la mia curiosità fino alla fine.

Come già commentato a caldo effettivamente il primo parallelo che viene da fare è quello con Forrest Gump.
Rispetto a quest' ultimo capolavoro però credo che ci siano dei " buchi " di sceneggiatura ( forse dovuti a dei tagli forzati nel montaggio, come supposto dal Coach ) che rendono la continuità degli eventi a tratti forzata.
Mai possibile che dopo essere diventato un buon padre di famiglia Garp diventi in di punto in bianco un puttaniere che si tromba in quattro e quattr' otto la lasciva baby sitter ? E come mai lui e sua madre decidono di diventare contemporaneamente scrittori ? Tanto per fare un esempio ... per non parlare del povero figlio defunto per
il quale non sono state poi versate tutte 'ste gran lacrime ( la cui tragica scomparsa tra l' altro è da intuire solo con un' inquadratura ).

Ho apprezzato molto i tocchi di surrealismo che rompono la narrativa didascalica, meno la scelta di far rientrare i vari personaggi in una serie di stereotipi, e di dare un senso " patinato " alla storia a volte ha allontanato a mio parere fin troppo il tutto dal poter risultare verosimile.

Come vi ho detto i vari colpi di scena, a volte fin troppo spinti verso l' assurdo ( il bonfi della moglie con l' amante e le amare conseguenze ... ma dai ! ) mi hanno comunque ricordato in positivo alcune regie di Almodovar.
Cosa che ho avvertito anche nel saper far coesistere nella narrazione situazioni e sentimenti appartenenti a sfere totalmente opposte, operazione difficile da compiere
mantenendo coerenza narrativa.

Ottimo il cast di attori, tutti bravi a mio parere, e tanto di cappello a Williams per questa sua prova d'esordio.

Per me è un 8 , peccato perchè con qualche accorgimento avrebbe potuto essere
tranquillamente anche di più.

Mezzo punto lo gioca a favore anche la presentazione impeccabile di Gioppo, capolavoro di sintesi poetica che ha strappato anche l' applauso.

Grazie ragazzi di avermi fatto rivedere questo film che ormai andava sbiadendosi nella mia memoria.
Ovviamente non do il voto perche l' ho proposto.
Fausto credo che questa volta tu abbia fatto centro con la tua immancabile e apprezzatissima , almeno da parte mia, critica cinematografica. Sono pienamente in accordo con te e non ho nient' altro da aggiungere.
P.S
Totte grazie per l' ottima presentazione

per quanto riguarda le tue critiche mi hai fatto riflettere e devo dire che hai ragione ci sono dei tagli della sceneggiatura un po esagerati, ma credo che sia stato solo una questione di margini tempistici della cinematografia degli anni 80 , che se non eri un grande attore famoso o regista affermato non ti facevano sforare l' ora e mezza.

GRAZIE A TUTTI PER AVER APPREZZATO LA MIA SCELTA

Totte ha scritto:
Come già commentato a caldo effettivamente il primo parallelo che viene da fare è quello con Forrest Gump.
Rispetto a quest' ultimo capolavoro però credo che ci siano dei " buchi " di sceneggiatura ( forse dovuti a dei tagli forzati nel montaggio, come supposto dal Coach ) che rendono la continuità degli eventi a tratti forzata.
Mai possibile che dopo essere diventato un buon padre di famiglia Garp diventi in di punto in bianco un puttaniere che si tromba in quattro e quattr' otto la lasciva baby sitter ? E come mai lui e sua madre decidono di diventare contemporaneamente scrittori ? Tanto per fare un esempio ... per non parlare del povero figlio defunto per
il quale non sono state poi versate tutte 'ste gran lacrime ( la cui tragica scomparsa tra l' altro è da intuire solo con un' inquadratura ).

Mi allineo in toto a questo aspetto critico citato da Totte... in effetti a caldo la mia impressione è stata questa .... a freddo.... PURE !
Cmq confermo il mio 7.5... a me il film è piaciuto... un plauso particolare al cast di attori... difficile dire chi è stato il + bravo.... forse forse... la madre stronza!