IL CIGNO NERO

Sono contento che il film sia stato per tutti una piacevole sorpresa, soprattutto per Fausto dato che nessuno dei tre titoli proposti gli sembrava interessante.
Se non ricordo male i voti sono stati : Ele- 9, Coach - 9, Fausto - 10, Mauro - 9, Gioppo - 8, Totte - 8,5 quindi tutto sommato una media del 9, storicamente una fra le più alte !

Come già detto nei commenti a caldo tutto sommato trovo esagerate le critiche fatte dall' opinione pubblica su sessualità e cattiverie esasperate, nella vita reale è accaduto ( e forse accade ) ben di peggio. Prendetevi due minuti per leggere la nota biografica di Nizinskij ( il più grande ballerino di tutti i tempi - http://it.wikipedia.org/wiki/Vaclav_Fomi%C4%8D_Ni%C5%BEinskij ) e troverete tutti i temi toccati dal film ( compresi scandali sessuali, moralistici, giochi di potere , e schizofrenia ) andare ben oltre. Come spesso accade la realtà supera la fiction !

Ho apprezzato l' essenzialità di Aronofsky , che riesce a delineare con pochi tasselli ma in maniera molto limpida il percorso della storia, senza dover rimarcare più volte determinati concetti o situzioni ma allo stesso tempo accompagnando lo spettatore passo dopo passo come e dove vuole in maniera molto lucida, senza fargli mai smarrire il seminato.

Il cast è perfetto, ogni singola figura azzeccata per il proprio ruolo, ogni attore è esattamente dove lo avresti messo anche tu ! Meritatissimi i premi ricevuti (Golden Globe e Oscar per miglior attrice protagonista, Premio Mastroianni a Venezia permiglior attrice esordiente ) , mi spiace per Cassel e la Ryder, forse avrebbero meritato anche loro qualche riconoscimento, così come la regia e la sceneggiatura originali.

Pur essendo una grande produzione se ci fate caso gli ambienti in cui si sviluppa la trama sono veramente pochi e gli effetti speciali molto misurati, segno che tutto sommato a farlo stare in piedi sono la regia, la fotografia e la bravura degli attori, quindi niente barbatrucchi o colpi ad effetto gratuiti.

A livello emotivo poi è stato assai penetrante più o meno per tutti, segno che il film è arrivato dove doveva arrivare : dritto al cuore.
Forse solo Dancer in the Dark aveva saputo coinvolgerci maggiormente, ma in quel caso man forte la dava la regia " volutamente slabbrata "di Von Trier ". Aronovsky tutto sommato vuole mantenersi entro certi limiti e personalmente apprezzo anche questa finezza nel senso della misura.

Alla prossima !

P.S. : per le mie prossime serate prometto temi meno pesanti, tipo MOSTRI GIGANTI e SUPEREROI ( con cui mi sto organizzando in collaborazione con Gioppo ).

Ammetto la mia ignoranza , regista sconosciuto ( anche se poi ho scoperto di aver visto almeno uno dei suoi film cioè the wrestler) ma piacevole sorpresa. Un film ben fatto la cosa che mi è piaciuta di più, a parte la bravura degli interpreti , e stato il gusto del regista la sapienza di mescolare , miscelare le giuste dosi di ingredienti; thriller, horror, amore, sesso non per far aumentare l' odience ma finalizzato alla struttura della sceneggiatura ,cosa molto rara nei film. Insomma , usando una metafora , un grande piatto cucinato da uno chef di talento che ti stuzzica l' appetito e ti invoglia a gustare un altra cena cucinata da lui. Il mio voto è un 8 pieno e meritato.

Io mi ripeto questo per me è un film da 10 e lode! di cinematografia e critica non ne so nulla ma per me questo film è spettacolare. Ha trattato il tema della danza che di solito (almeno io) lo vedo come un mondo rosa confetto e incantato in un mondo completamente diverso, dark, con qualche scena horror, splatter. Poi il film si sviluppa misteriosamente sin dall'inizio e solo nel finale si capisce tutto.
Inoltre questo film mi ha toccato particolarmente proprio per la rivalità della protagonista con il proprio io interiore. La voglia di riuscire ad interpretare il cigno nero le fa combattere con se stessa, vincere il suo bisogno di contollo, contro l'educazione impartita dalla madre che l'ha cresciuta in una bolla di cristallo. Alla fine del film lei diventa il cigno nero, libera di danzare senza paura, senza timore, esprimendo al masso la sua passine e le sue emozioni. L'unico neo, a me piacciono le storie a lieto fine, purtroppo questa non è così o almeno come il registra la lascia intendere. Un capolavoro!
Ps x Totte, non è un film pieno di effetti speciali però la scena finale sul palco ,quando interpreta il cigno nero che si trasforma pian piano fino ad essere un cigno vero è spettacolare.

... bene dai, sono molto contento che vi sia piaciuto così tanto, anche per me è stato una piacevolissima sorpresa.
Come ho detto gli effetti speciali c' erano, ma sono stati centellinati con gran classe, senza essere troppo invasivi.
Io non ho capito una cosa : ma Winona Ryder alla fine si è pugnalata da sola, l' ha pugnalata la protagonista o era solo un' allucinazione ? E' sopravvissuta ?

Fost ha scritto: La voglia di riuscire ad interpretare il cigno nero le fa combattere con se stessa, vincere il suo bisogno di contollo, contro l'educazione impartita dalla madre che l'ha cresciuta in una bolla di cristallo. Alla fine del film lei diventa il cigno nero, libera di danzare senza paura, senza timore, esprimendo al masso la sua passine e le sue emozioni.

Secondo me non è esatto ... riuscire a rompere la barriera del proprio autocontrollo la porta a conoscere anche il suo lato oscuro, dal quale però alla fine viene sopraffatta.
Nel Lago dei Cigni il Cigno Nero è simbolo del lato oscuro della persona, che se non è controbilanciato dalla parte " pura " è simbolo di inganno e perfidia.